lunedì 23 gennaio 2012

Ah, l'America ....


La politica americana sa essere interessante, per due motivi:
1. Non annoia
2. Puo' essere di esempio sul tipo di "scrutinio" che viene fatto da queste parti ai politici

Il partito repubblicano sta conducendo le primarie. Primarie vere, dove si combatte (da noi mi ricordo le ultime del PD dove alcuni candidati potenziali di punta non si sono presentati per paura di non arrivare ad un voto sufficientemente coeso del partito).

Ebbene dopo le due primarie in Iowa e New Hampshire la situazione sembrava decisa.
Mitt Rommey aveva vinto in entrambi gli Stati (mai successo in tutta la storia del partito repubblicano che uno stesso candidato vincesse nei primi due Stati andati al voto). E Rommey conduceva nei sondaggi di ben 15 punti in Sud Carolina, il terzo stato ad esprimersi.

Poi il ribaltone. Da un riconto dei voti del New Hampsire ci e' appreso che Rommey era anzi arrivato secondo, dietro Santorum.
Nel frattempo sono stati trasmessi dalle tv due dibattiti televisivi (veri), combattuti fra i candidati, e non con giornalisti con la schiena floscia.

Il vecchio Newt Gingrich, presidente del Parlamento forse 12 anni fa ha riacchiappato la situazione, trionfando in Sud Carolina con 14 punti di discatto su Rommey.

Adesso, al contrario di prima, l'incertezza e' massima. Mai era accaduto che i primi tre Stati andassero a tre candidati differenti.

Non la nostra noia. E dibattiti dove i candidati combattono ma si rispettano. Non si parlano sopra.

E i candidati sono portati a spiegare in piazza le loro "debolezze". A Gingrich si addebita il fatto che esprime una posizione ultra-conservatrice, ma alla sua seconda moglie propose un matrimonio "aperto" con infiltrazioni della sua amante (attuale sua terza moglie). Alla faccia dei nostri politici che difendono i valori della famiglia e sono al secondo matrimonio a loro volta, oppure convivono dopo un divorzio. E non vogliono sentire parlare di PACS, Dico o simili.

A Rommey si addebita il fatto di avere fatto fortuna facendo il raider della finanza, e di avere pagato mediamente solo il 15% di tasse, seppure nel rispetto della legge (i proventi da capital gain negli USA sono tassati a quella aliquota. Solo che lui e' milionario in dollari, e un semplice impiegato paga circa il 37% di aliquota marginale). In piu' si e' scoperto che Rommey ha un conto con 15 milioni di dollari alle isole Cayman. Ricco, paga poche tasse, ha conti all'estero.
Chi potrebbe ricordarci ?

Ah, l'America ....

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