martedì 31 gennaio 2012

M'ama non m'ama




Il Tesoriere della Margherita Lusi sembra abbia confessato di avere stornato dai soldi del partito 13 milioni di euro a suo favore, utilizzati per comprare un immobile, ristrutturarne un altro e creare una provvista all'estero.

A questo punto sorgono due aspettative da parte della società civile:

1. Che Rutelli, Enzo Bianco e company, atteso che non sono in grado di controllare che non gli si sfilino i soldi sotto il naso, si ritirino a vita privata, ammettendo il fatto che la loro manifesta incapacità di gestire politicamente un partito, evidenzia che sono inadeguati per gestire alcunchè della cosa pubblica. Qualunque incarico politico rivestano in futuro, ci sarà sempre un'amministratore legittimato a sfilare loro i soldi sotto il naso, e visto che sarebbero soldi nostri, noi non ne sentiamo il bisogno

2. Occorre porre fine allo scandalo che anche partiti morti continuano a ricevere fondi pubblici per quella maledetta legge che garantisce i contributi elettorali per tutta la durata teorica della legislatura, anche in caso di elezioni anticipate.

Sul primo punto confidiamo nella assunzione di responsabilità dei soggetti suddetti.
Sul secondo, non è che presidente del Consignio e/o Presidenti delle Camere vogliano battere un colpo ?

lunedì 30 gennaio 2012

Libri come fiori


Di Carlo Fruttero abbiamo gia' detto.
Un grande scrittore.

Oggi ci piace sottolineare la scelta dei familiari, di ornare la bara dello scrittore con dei libri. Un modo per salutare il loro caro sottolineandone la "leggerezza" e la "ricchezza".

Una scelta certamente "poetica".
Che la terra gli sia lieve.

L'anomalia Italiana


In uno dei primi post di gennaio discutevo del ruolo del rappresentante dei lettori al New York Time, e auspicavo che anche la stampa italiana si muovesse in quella direzione.

Oggi mi piace parlare del Commissario dei Diritti Umani delConsiglio di Europa, Thomas Hammarberg. È uno svedese, a conferma della lunga tradizione scandinava su questi temi, ed è stato a lungo Segretario Generale della Fondazione Olof Palme.

A dicembre ha pubblicato un'opinione sulla condizione del mercato televisivo nei paesi europei.
A pagina 120 si parla dell"anomalia italiana, che esemplifica come il processo di consolidamento degli operatori televisivi può rappresentare rischi acuti anche nelle democrazie più antiche".

"Nelle ultimi due decenni nessuna terza forza e' riuscita a constratare il cd. duopolio [...] Rai-Mediaset. Il duopolio e' stato accompagnato da un monopolio di fatto da parte di Mediaset nel settore televisivo privato e nel mercato pubblicitario. Prima della digitalizzazione la quota di mercato del "duopolio" era del 90% (ciascuno possedeva tre canali) [...] L'Italia si distingue anche per l'elevato livello di controllo della politica sulla televisione pubblica. Visto che il PRimo Ministro Berluscono co-possiede Mediaset, le usuali preoccupazioni sul controllo governativo della RAI sono aggravate da preoccupazioni sul controllo della principale fonte di informazione, la televisione.Le cd. leggi Gasparri e Frattini del 2004 erano studiate teoricamente per garantire pluralismo nei media [..]. Gli standard europei proibiscono il controllo politico di broadcaster privati, per eliminare interferenza politica e/o governativa. Germania e Gran Bretagna impongono restrizioni al controllo diretto di emittenti televisivi da parte di soggetti politici. Gli STati dell'Unione Europea richiedono che dette emittenti siano indipendenti da partiti politici e da personalita' politiche. L'Italia, nonostante la legge Frattini non vieta nessuna delle due cose.

Sono tutte cose arcinote, che non impressionano piu'.
Dovrebbe pero' fare riflettere che le scriva uno svedese, autorita' indipendente per il rispetto dei diritti umani del Consiglio di Europa.

Non e' che noi Italiani ci stiamo abituando a quello che altrove sarebbe inaccettabile ?

domenica 29 gennaio 2012

Un Foglio in meno ?




Scrive Ferrara sul fondo del Foglio di oggi:

Se domani il Foglio chiudesse i battenti, noi della cooperativa giornalistica che lo facciamo, i collaboratori e i lettori spenderebbero qualche lacrimuccia. Però venderemmo la piccola sede che ci siamo comprati nel tempo, da brave formichine dei bilanci, troveremmo il modo di liquidare nel giusto modo i dipendenti, e alla fine i partner della società editoriale che hanno pagato un modesto deficit dei primi due anni, quando non incassavamo i quattrini pubblici, e che negli anni successivi ci hanno sostenuto in sostanziale pareggio, a parte l’amicizia e il gusto di un’avventura editoriale fortunata, rientrerebbero di una parte abbastanza consistente dell’investimento. E’ la logica di un giornale che non è mai diventato un carrozzone, ...

Secondo la Presidenza del Consiglio, nel 2010 il Foglio ha preso quasi 3,5 milioni di euro di contributi. E questo per un "sotterfugio" come quello di dichiararsi giornale di partito, grazie a due parlamentari accondiscendenti. Dichiarava infatti lo stesso Ferrara a Report, nel 2007:

« [Parte dei soldi vengono] naturalmente anche, dal secondo anno della fondazione, dai contributi dello Stato... Con il trucco della famosa Convenzione per la Giustizia, che era… Un trucco… beh, beh, diciamo che la legge dava una possibilità e noi l’abbiamo sfruttata… È un trucco nel senso che non era un vero partito, era... Avevamo chiesto a Marcello Pera, che faceva parte del centrodestra, senatore, e a Marco Boato, deputato del centrosinistra, due persone amiche, due lettori del giornale, di firmare per il giornale. Abbiamo fatto questa Convenzione… per la Giustizia… Un escamotage! Legale, perfettamente legale, al quale purtroppo hanno cominciato a ricorrere molti altri, anche quelli che però non hanno [...] un’azienda reale, che vuole fare giornalismo. »
(Giuliano Ferrara, Report, 20 Luglio 2007)
Detto cio', anche il considerazione delle campagne sostenute dal giornale assolutamente incivili e bigotte - è solo un mio parere, lascio ai lettori di giudicare - (come la campagna contro l'aborto, condotta nel 2008 praticamente con i nostri soldi), devo dire che se il Foglio dovessere chiudere, non mi dispiacerebbe affatto.

Il prossimo passo consisterebbe nel cercare di revocare al suo attuale direttore il lucrosissimo contratto milionario che gli ha fatto la Rai, per condurre l'approfondimento di qualche minuto dopo il TG di prima serata del TG1.
Dopo poche settimane, la trasmissione, causa calo di ascolti, è stata spostata in un orario meno dannoso per le casse per la Rai che avrebbe perso troppo in pubblicitá. Lo stipendio del conduttore, però, immagino sia rimasto lo stesso.

Così, per inciso, si tratta di soldi nostri.

Sfigati e impresentabili




Diceva il Presidente Monti domenica scorsa da Lucia Annunziata, che se si fosse accorto dell'inopportunità alla carica di un qualunque membro del governo, non avrebbe esitato di chiedere allo stesso membro del goverso di dimettersi.

Ebbene Presidente Monti, come la mettiamo con questa cosa?
Si aggiunge alla assoluta impossibilità per un comune mortale di essere nominato Professore ordinario a soli 29 anni.

Vogliamo realmente combattere contro tutti i privilegi ?

D I M I S S I O N I S U B I T O

Tagliare le scorte, no ?

Vittorio Sgarbi è stato accusato dal Sindacato della Polizia di frontiera di avere cercato di passare per il varco riservato agli onorevoli e parlamentari, senza averne diritto.
Lui contesta, dicendo che essendo Sindaco di Salemi, comune siciliano, con forti - dice lui - interessi della mafia, è regolarmente sotto scorta, e chiedeva semplicemente il diritto dicogni "scortato" di passare per detto varco.

Ora, i fatti nel dettaglio non li conosco, anche se conoscendo la spocchiosità del personaggio mi sembra altamente verosimile che abbia cercato di passare dove non poteva, accaparrandosi un privilegio che non gli spetterebbe più in quanto non parlamentare.

Due riflessioni:
1. Qui negli USA i varchi provilegiati sono riservati ai passeggeri che volano in business, non ne esistono per parlamentari e politici
2. Ma siamo proprio sicuri che Vittorio Sgarbi abbia necessità della scorta ? Quante scorte stiamo ancora pagando, probabilmente non necessarie ?

Presdente Monti, ministro Severino, ma una razionalizzazione delle scorte non farebbe parte di quel "chiediamo agli italiani di tenere le mani a posto" di cui si è tanto parlato ? È un intervento che non richiede approvazione del Parlamento, ma può essere fatto in assoluta autonomia dal governo.

Aspettiamo fiduciosi, magari quando - fra qualche mese - sará scongiurato anche per motivi procedurali (semestre bianco, etc.) il possibile ricorso alle elezioni anticipate.

Poveri idioti

Pochi giorni fa abbiamo celebrato il giorno della memoria, in onore delle vittime dell'Olocausto.
Diceva Primo Levi, che quelle cose le aveva vissute davvero:
Ognuno è ebreo di qualcun altro
frase semplicissima e terribile allo stesso momento, come solo i grandi scrittori sanno scrivere.
L'imprenditore Silvano Lancini, che ad Adro aveva saldato il debito delle famiglie bisognose che non riuscivano a pagare la mensa scolastica. Per quel debito, il sindaco di Adro, Oscar Lancini - solo omonimo dell'imprenditore, per fortuna dell'imprenditore - aveva rifiutato di fare mangiare a pranzo i bambini delle famiglie debitrici. Un gesto pazzesco, che avrebbe segnato una divisione nella comunità fra bimbi "buoni" e bimbi"cattivi" che quegli stessi bimbi non avrebbero mai capito.

L'imprenditore aveva scritto, con una lettera aperta sul Corriere della Sera:
So bene che i campi di concentramento nazisti non sono nati dal nulla, prima ci sono stati anni di piccoli passi verso il baratro. In fondo in fondo chiedere di mettere una stella gialla sul braccio agli ebrei non era poi una cosa che faceva male. Mi vergogno che proprio il mio paese sia paladino di questo spostare l’asticella dell’intolleranza di un passo. Ma dove sono i miei sacerdoti? Sono forse disponibili a barattare la difesa del crocifisso con qualche etto di razzismo

Adesso Napolitano ha nominato Cavaliere del Lavoro Silvano Lancini. E Oscar non ci ha visto più. Secondo lui il gesto di Napolitano sarebbe stato del tutto sconsiderato, al punto che “ci vergogniamo di averla come Presidente. Venga a chiedere scusa alla mia gente, è un suo dovere morale”, come scrive nella lettera indirizzatagli. Le motivazioni  della rabbia del sindaco stanno nel fatto che, a suo parere, “Le onorificenze quando consegnate a cani e porci fanno divenire ingiustamente porci o cani anche quelli che le hanno meritate”. Cosi il Quirinale avvallerebbe “le offese scritte dal signor Lancini Silvano! Conferire il titolo di Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana a tal ‘signore’ che con la complicità dei media ha dipinto la mia comunità come una comunità egoista e razzista, mi permetta, è stato un gesto sconsiderato”.

Ma i cittadini di Adro, non si vergognano di un tale Sindaco. Pensano di rieleggerlo?

(il titolo del post si riferisce a questo. Diversa comunitá, stesso partito.

sabato 28 gennaio 2012

Una piccola GRANDE riforma


Il Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Vietti non mi è mai piaciuto.
È un politico, e un politico non dovrebbe occupare quella poltrona.
Viene dallUDC, il partico il cui leader Casini, nel gennaio 2010, disse di "mettere la mano sul fuoco" per Cuffaro, dopo averlo candidato alle elezioni.
Dal mio punto di vista questo doveva corrispondere ad una assunzione di responsabilita'. Visto che poi Cuffaro e' stato condannato, Casini dovrebbe conseguentemente ritirarsi dalla politica. Ha "garantito per un politico colluso con la mafia".

Invece, dopo Cuffaro, l'UDC ha presentato Lombardo.

L'UDC e' anche il partito in cui militano o hanno militato l'ex Ministro Romano, l'attuale segretario Cesa, e tanti altri illustri politici che contribuiscono ad abbassare il livello della classe dirigente del paese.

Ma Vietti ieri una esternazione intelligente la ha fatta.
Va rivisto il meccanismo della prescrizione.
Esso incentiva gli imputati a pratiche dilatorie nei processi che affossano il sistema della giustizia. Se non ci fosse la prescrizione in termini così brevi, gli imputati sapendo di non poterla fare franca ritardando il processo, sceglierebbero riti alternativi o abbreviati per usufruire dello sconto dellapena.
Adesso sanno invece che basta aspettare, possibilmente ritardando, per farla franca.

Qui negli USA la prescrizione esiste solo fino al momento del rinvio a giudizio. Se sei rinviato a giudizio scompare. Semplice e lineare. Se ti dobbiamo giudicare, sappi che il giudizio arriverà. Se sei innocente è tuo interesse che arrivi in fretta.

Basta poco.
Monti, Severino, ci sentite ?

lunedì 23 gennaio 2012

Frigoriferi e strade


Da qui un bellissimo pezzo che mi piace richiamare.

Gli storici sono divisi, ma la versione più accreditata è questa: fu la sera del 12 marzo 1949, quando G. R. rincasando si accorse di aver perso le chiavi del garage della sua bella casa di via Scalabrini. Non potendo fare diversamente, parcheggiò l’auto vicino al marciapiede, ed entrò in casa. L’auto passò la notte in strada, e la cosa fu notata.
Qualche giorno dopo, capitò ad un altro automobilista di lasciare la macchina ferma in strada: si chiamava F. B. e la sua auto all’improvviso si ruppe. F. B. la spinse vicino al marciapiede e andò a cercare un meccanico. L’auto restò lì ferma molte ore, e la cosa fu notata.
Nei giorni successivi, uno dopo l’altro furono diversi gli automobilisti che per un qualche motivo, a volte anche ragionevole, lasciarono la loro auto parcheggiata in strada, anche per più giorni. La cosa dapprima stupiva alcuni, che non avevano mai visto nulla di simile. Ma poi la gente si abituò al fatto che qualche auto stesse parcheggiata in strada e il numero delle persone che lo facevano continuò ad aumentare. A fine anno, già si contavano 12 persone che avevano comprato l’automobile senza avere il garage in cui tenerla: avevano visto altri che parcheggiavano in strada; nessuno aveva protestato; e quindi avevano pensato che la cosa fosse lecita.
Non solo a Piacenza, ma un po’ in tutta Italia: più al Nord che al Sud; più nei centri storici che nei paesi, il numero delle auto parcheggiate in strada cominciò ad aumentare. E se all’inizio era successo solo di notte, quando peraltro transitavano poche auto; dopo un po’ ci fu anche chi lasciava l’auto parcheggiata sotto casa durante il giorno. Per farla breve, nel giro di qualche anno la nuova moda si diffuse in tutto il paese. Le case automobilistiche migliorarono le vernici reclamizzando che le loro auto non richiedevano garage e rimesse; mentre i Sindaci cominciarono a stabilire delle regole per la sosta delle automobili: non si poteva parcheggiare sui marciapiedi; non in curva, non in doppia fila, etc. etc.
Tutte regole che prima o poi finirono con l’essere ignorate dagli automobilisti, che ormai avevano capito l’importanza del lasciare l’auto ben in vista, e stavano non solo parcheggiando sempre nella pubblica via; ma financo trasformavano i vecchi inutili garage in negozi e uffici, che era anche meglio perché col ricavato si poteva comprare un’auto in più da tenere in strada. Così essendo andate le cose negli ultimi 60 anni, come ne usciamo e torniamo normali? Cioè torniamo a usare le strade e le piazze per lo scopo per cui furono costruite: per muoversi, e non per farne un enorme parcheggio! Anche perché lo spazio per tutte e due le cose proprio non c’è: se lasciate in strada le auto ferme, tendono a fermarsi anche quelle che in realtà vorrebbero muoversi. Ed una circolazione sempre più ostacolata dalle altrui auto ferme è la prima causa del degrado della vita urbana, dall’aria inquinata a tutto il resto! E’ chiaro che i rimedi non saranno né facili né rapidi, perché troppi sono i cittadini che hanno preso l’abitudine di parcheggiare le loro auto sulla pubblica via, e avendolo fatto per tanti anni sono convinti di averne ormai il diritto (come se anche le pubbliche vie fossero usucapibili, alla stregua dei beni privati?..). Basta vedere cosa sta succedendo a Milano, dove l’amministrazione comunale ha provato a costruire parcheggi e garage, quasi sempre incontrando la feroce resistenza di quanti preferiscono andare avanti come finora. Guai a fare garage in piazza S. Ambrogio, perché possono ridurre il pregio di quella Basilica! Meglio andare avanti come finora con quella bellissima chiesa affogata in un osceno mare di auto parcheggiate. Qualcuno è mai andato a messa nella cattedrale di Vienna o all’Opera nel teatro di Monaco, in Baviera: com’è che austriaci e tedeschi in ambedue i casi hanno liberato le piazze dalle auto, facendovi sotto capaci garage? Quando incominceremo a imparare dalle “buone pratiche” altrui? Ma come dicevo, dopo 60 anni di errori non si possono fare miracoli, e bisognerà quindi stabilire un lungo periodo di tempo – diciamo 20 o 30 anni – di duro lavoro, per ripristinare la normalità. E’ però importante che si riparta con i principi giusti: l’automobile è un bene privato, che può usare le pubbliche vie, ma non vi può essere parcheggiata. Come succede al frigorifero o alla lavatrice quando li comprate: vi vengono consegnati, ma poi non li tenete sulla pubblica via, ma in casa vostra. Sono beni privati e come tali vanno trattati: non oso pensare a cosa sarebbe successo quella sera del 12 marzo 1949 se G. R. avesse lasciato in strada il frigorifero! Ci vorranno magari trent’anni, ma almeno decidiamo quando quel periodo inizia, cioè da quando entra in vigore il principio che nessuno può comprare un’automobile se non dichiara dove la parcheggia, fuori dalla pubblica via. Almeno la smetteremo di aggravare il problema, come ancora stiamo facendo, ogni anno aggiungendo più auto alla circolazione (si fa per dire?) di quanti nuovi garage e parcheggi siano stati nel frattempo costruiti. E una volta iniziato quel periodo, ad esempio di 30 anni, decidiamo anche che ogni anno si elimina un trentesimo di spazi oggi occupati da auto in sosta e lo si restituisce ai cittadini che la strada la vogliono usare per muoversi o magari per fermarsi a far la spesa in un negozio o per bere un caffè in un bar. Abbiamo rovinato i nostri centri storici trasformandoli in giganteschi parcheggi all’aperto e adesso scopriamo che non possiamo neppure più entrarvi a fare la spesa, perché l’inquinamento ce l’impedisce.
Giacomo Vaciago, 2007

Ah, l'America ....


La politica americana sa essere interessante, per due motivi:
1. Non annoia
2. Puo' essere di esempio sul tipo di "scrutinio" che viene fatto da queste parti ai politici

Il partito repubblicano sta conducendo le primarie. Primarie vere, dove si combatte (da noi mi ricordo le ultime del PD dove alcuni candidati potenziali di punta non si sono presentati per paura di non arrivare ad un voto sufficientemente coeso del partito).

Ebbene dopo le due primarie in Iowa e New Hampshire la situazione sembrava decisa.
Mitt Rommey aveva vinto in entrambi gli Stati (mai successo in tutta la storia del partito repubblicano che uno stesso candidato vincesse nei primi due Stati andati al voto). E Rommey conduceva nei sondaggi di ben 15 punti in Sud Carolina, il terzo stato ad esprimersi.

Poi il ribaltone. Da un riconto dei voti del New Hampsire ci e' appreso che Rommey era anzi arrivato secondo, dietro Santorum.
Nel frattempo sono stati trasmessi dalle tv due dibattiti televisivi (veri), combattuti fra i candidati, e non con giornalisti con la schiena floscia.

Il vecchio Newt Gingrich, presidente del Parlamento forse 12 anni fa ha riacchiappato la situazione, trionfando in Sud Carolina con 14 punti di discatto su Rommey.

Adesso, al contrario di prima, l'incertezza e' massima. Mai era accaduto che i primi tre Stati andassero a tre candidati differenti.

Non la nostra noia. E dibattiti dove i candidati combattono ma si rispettano. Non si parlano sopra.

E i candidati sono portati a spiegare in piazza le loro "debolezze". A Gingrich si addebita il fatto che esprime una posizione ultra-conservatrice, ma alla sua seconda moglie propose un matrimonio "aperto" con infiltrazioni della sua amante (attuale sua terza moglie). Alla faccia dei nostri politici che difendono i valori della famiglia e sono al secondo matrimonio a loro volta, oppure convivono dopo un divorzio. E non vogliono sentire parlare di PACS, Dico o simili.

A Rommey si addebita il fatto di avere fatto fortuna facendo il raider della finanza, e di avere pagato mediamente solo il 15% di tasse, seppure nel rispetto della legge (i proventi da capital gain negli USA sono tassati a quella aliquota. Solo che lui e' milionario in dollari, e un semplice impiegato paga circa il 37% di aliquota marginale). In piu' si e' scoperto che Rommey ha un conto con 15 milioni di dollari alle isole Cayman. Ricco, paga poche tasse, ha conti all'estero.
Chi potrebbe ricordarci ?

Ah, l'America ....

sabato 21 gennaio 2012

Un grande italiano

Siamo un paese esasperante, spesso spesso scoraggiante, quasi sempre dilaniato da emotivita’ contrapposte e che potrebbe fare molto di piu;, come dicevano gli insegnanti alle nostre mamme.

(Carlo Fruttero, 1926-2012, citato da Gramellini a Che Tempo fa del 21.1.2012)

giovedì 19 gennaio 2012

Il vero privilegio ...

Sono nato nel 1965, quindi appartengo ad una generazione che ha cominciato a lavorare per lo piu' con un contratto a tempo indeterminato.
Oggi la flessibilita' richiesta a chi si affaccia sul mercato del lavoro fa si che tale contratto puo' tranquillamente essere considerato come un privilegio.

I giovani oggi attraversano diverse fasi di precarieta', assai maggiori di quanto facevamo noi. In questa ottica, il progetto di flexsecurity proposto dall'onorevole Ichino, mi sembrava veramente opportuno, perche eliminava (per tutti i nuovi assunti) il privilegio dell'art. 18.

Il risultato di questo e' che le aziende avrebbero potuto gestire con maggiore flessibilita' la forza lavoro, e quindi avrebbero assunto di piu'.
Rifiutare tale cambiamento per il Sindacato e' miope. E corrisponde a difendere gli interessi degli attuali lavoratori dipendenti a tempo determinato, che ragionevolmente saranno anche i nuovi assunti con tale formula (se un azienda vuole che cambi lavoro mi deve offrire almeno lo stesso).

Quindi il fossato fra attuali lavoratori e "nuovi", ove i nuovi non riusciranno a raggiungere il privilegio rimarra' intatto.
In un momento storico in cui si dice che vigliamo abbattere i privilegi, i lavoratori a tempo indeterminato avrebbero dovito fare la loro parte (insieme ai taxisti, gli avvocati, l'Eni, i notai, i farmacisti etc.).

Peccato che il Sindacato non lo abbia consentito.
In qualche caso le ideologie e la protezioni di interessi particolari non aiuta il paese e allontana l'equita'.

Teniamo duro .....


Monti ha nei giorni scorsi parlato di "disarmo concordato" fra le varie categorie che avrebbe portato il paese ad accettare le liberalizzazioni perche' la contestualita' delle stesse avrebbe reso visibile a ciascuna categoria che la loro rinuncia dei propri privilegi sarebbe stata accompagnata da vantaggi per i minori privilegi del'altro.

Ad esempio il negoziante deve tenere aperto il negozio piu' a lungo o in orari meno comodi, ma si avvantaggia dal trovare piu' facilmente un taxi, dal pagare meno il gas o la benzina o dal pagare meno un avvocato o il notario, o i farmaci in farmacia.

Ovviamente perche' il tutto regga, bisogna tenere la barra dritta a fronte delle proteste di questa o quella categoria. Perche' altrimenti tutte le categorie invace di "disarmarsi" saranno incentivate a protestare e tutto crollera'.

Speriamo che il governo tenga duro. Essendo un governo "politico" ma non composto di "politici" e' l'ultima speranza che abbiamo. Altrimenti andra' tutto a rotoli.

Resta il fatto che trovo vergognoso che non si faccia notare a muso duro ai taxisti che se dichiarano 12-14.000 euro l'anno non possono pagare 150.000 per una licenza a Roma.

O valgono i numeri ufficiali o quelli in nero.
Quelli ufficiali sono che loro dichiarano 12-14.000 euro l'anno e su quelli pagano le tasse. Altrettanto ufficialmente la licenza la ricevono gratis, perche' quando la pagano la pagano in nero.
Loro la considerano la liquidazione, ma io sulla liquidazione pago le tasse, loro no.

Se non pagano le tasse non mi chiedano di riconoscergli il valore di quella cosa (la licenza, che poi appartiene alla comunita', non a loro).

Se valgono i numeri in nero, si accomodino e paghino le tasse. Su un reddito di circa 3.500 euro al mese, cioe' 40.000 euro l'anno.
Punto

mercoledì 18 gennaio 2012

Finanziamenti "illeciti"?

Da oggi negli Stati Uniti le case farmaceutiche sono obbligate a pubblicare ogni tipo di finanziamento eseguito a favore di medici.
Una iniziativa di trasparenza xhe anche in Italia sarebbe doverosa, considerato che dietro questi finanziamenti si possono nascondere pratiche non corrette.Negli USA anche un panino offerto al bar, andrá dichiarato, per non parlare di "convegni" condotti in posti esotici, che di scientifico non hanno proprio nulla.

Simmetrie

Strepitosa e semplice proposta di Manteblog sui contratti di utenza: assicuriamo la simmetria commerciale.
Le modalitá di revoca di un contratto devono essere per legge identiche a quelle di sottoscrizione. Se per la disdetta serve una raccomandata A/R, la stessa dovrá essere richiesta anche per sottoscrivere.
Semplicemente geniale....
Una leggina a costo zero che servirebbe a dare dignitá a molti utenti maltrattati.

La roba mia !

Da Boston non è facilissimo avere una visione precisa di quello che accade a Roma, e di quanto effettivamente i taxisri stanno bloccando la cittá con la loro protesta.
La situazione però mi pare paradossale: questi signori hanno in concessione il permesso di utilizzare un bene pubblico (la licenza al trasporto passeggeri a pagamento) e ne fanno uso evadendo in maniera conclamata le tasse (sarebbe impossibile pagare 150.000 euro - prezzi di Roa - una licenza che rende 12-14.000 l'anno come le loro dichiarazioni dei redditi attestano).
Ora chi non paga le tasse non puó pretendere di vedersi riconosciuto alcun diritto.
Invece questi evasori (cioè ladri, perchè pescano dalle nostre tasche) pretendono anche di vedersi riconosciuta una posizione di rendia su cui non pagano neanche le tasse.
Perchè nessuno mette in luce l'assurditá di una tale pretesa ?

martedì 17 gennaio 2012

Un kapo' a Bruxelles


Martin Schulz e' stato eletto Presidente del parlamento europeo.
E' lo stesso parlamentare auropeo cui Berlusconi riservo' il famoso apprezzamento di kapo'che ha fatto il giro del mondo, e fu mostrato in tutti i principali giornali internazionali, eccetto quelli Italiani (Tg3 escluso) visto lo stato della nostra Rai.

Nel discorso di insediamento Schulz ha affrontato il tema dello strapotere delle agenzia di rating.

Con la sua elezione la Germania conquista una casella importante delle istituzioni comunitarie. E Berlusconi fa un passo indietro (se fosse ancora possibile) nella sua "vicinanza" alle stesse.

lunedì 16 gennaio 2012

Loro rubano e pretendono di avere salvaguardato il diritto di prenderci per i fondelli

E' di oggi la notizia che i tassisti nel 2009 hanno avuto un reddito annuale medio di 14.200 euro.
Poi ci dicono che il costo della licenza (che pagano in nero) e' pari a 150.000 euro a Roma e addirittura 300.000 euro a Firenze.
Io sul mio TFR pago le tasse. Mediamente intorno al 30-35%.
I tassisti sulla vendita della licenza a fine carriera non pagano niente. Ma soprattutto e' impossibile che con 14.200 euro l'anno possano permettersi un investimento di centinaia di migliaia di Euro.
Ultimamente mi pare ci sia un certo consenso che occorre riconoscergli la restituzione dell'investimento che hanno fatto per la licenza.
Le diverse proposte di liberalizzazione, infatti, prevedono la vendita di ulteriori licenze e la divisione del ricavato fra gli attuali tassisti (o il raddoppio delle licenze, regalandone una a ciascun attuale licenzatario).

Io non capisco. Sono chiaramenti degli evasori. Non potrebbero mai permettersi quell'investimento se guadagnassero quanto dichiarano. Poiche' evadendo mi rubano (io come collettivita') dei soldi, non capisco perche' gli dovrei mantenere il diritto a ottenere a fine carriera un "TFR" (come lo schiamano loro) esentasse.

Tutto cio' e' assurdo. Ma nessuno lo fa notare.
E continuano a prenderci per i fondelli

Che la terra gli sia lieve ...


E' morto Carlo Fruttero, un grande italiano.
Di lui piace ricordare la famosa lezione per una scrittura fluida e semplice:

«Nel dubbio, togli. Togli sempre. Cominciando dagli aggettivi»

Che la terra gli sia lieve.

domenica 15 gennaio 2012

Quanto costa la barretta di cioccolata ...

Il Tribunale di Firenze ha condannato a due anni un romeno perchè aveva rubato una barretta di cioccolata in un supermercato.
Il costo di tale sentenza per tutti noi è stratosferico rispetto al danno del "reato" per la società.
La nostra giustizia, abbattuta da 17 anni di cattiva legislazione è decisamente in ginocchio

sabato 14 gennaio 2012

Una Lega di famiglia e di famigli

Bellissima intervista sulla Stampa di oggi a Tosi, sindaco di Verona. Domande ben poste, aggressive e risposte chiare, non ambigue.
Cosi dovrebbe essere fatto il giornalismo, senza piaggerie e politicismi.

Certo che la situazione nella Lega sta arrivando a livelli che fanno presagire lo scontro.
Dopotutto in un Partito ci dovrebbero essere sempre meccanismi per "contarsi".
E da troppo tempo quel partito non svolge un congresso.

Inferno e Paradiso

La mia proposta al post precedente sarebbe un semplice meccanismo di incentivo alla compliance fiscale.

se sono corretto mantengo il privilegio/la rendita di posizione. Se sgarro magari casco nell'infermo di dovermi andare a cercare un posto di lavoro. L'inferno del precariato. Magari lavorando part time, la mattina in un call center, il pomeriggio per un pony express.

Concessionari-evasori

Durante la bella trasmissione radio "Focus Economia", su radio24 quetsa settimana, al conduttore sono arrivati diversi messaggi su supposte richieste di pagamento in nero da parte di Notai.

su un piano diverso, ieri hanno fatto ascoltare dal sito del Corriere della Sera, una dichiarazione di un tassista di Bologna che ammetteva normalmente che lui evade le tasse. Gli studi di settore sui tassisti sono incredibilmente bassi.

Ma una leggina semplice semplice che dicesse che i titolari di concessione pubblica o i pubblici ufficiali, che nell'esercizio delle funzioni previste dalla concessione siano scoperti evadere le tasse in situazioni non riconducibili ad errori formali e/o materiali per chesso' tre volte nel corso della durata dell'incarico, alla terza volta perdano il diritto alla concessione o alla funzione pubblica, non sarebbe il caso di vararla ?

Semplice, efficace e a costo zero. E piu' efficace di qualunque complicato intervento per autorizzare le detrazioni delle spese sostenute.

Le relazioni pericolose

Cosentino-Berlusconi

Berlusconi-Bossi

Nel primo caso fa decisamente pensare gli sforzi messi in campo dal Cainano per impedire l'autorizzazione all'arreto dell'ex sottosegretario. Come gia' faceva pensare il fatto che in Passato Cosentino rimanesse al governo e che oggi sia ancora segretario regionale del PdL.
Almeo si puo' parlare di contiguita' del (ex?) maggiore partito politico italiano con aree del paese ad alto contenuto di crimilalita'?

Nel secondo caso, mi ha sempre lasciato perplessa la fedeltà di Bossi al cavaliere. Esistono numerosi indizi di "compravendita" di parlamentari in questa legislatura. Mi sonosempre chieto quale fosse la natura degli incontri del lunedí ad Arcore e i temi in discussione, in un periodo in cui non esisteva ancora il limite di versamento in contanti a 1.000 euro...

venerdì 13 gennaio 2012

Il tiranno padano di Cassano Maniago

il clima nella Lega e' sempre piu' pesante, dopo la scelta di Bossi di non concedere in Parlamento l'autorizzazione all'arresto di Cosentino.

Maroni sembra sempre piu' isolato nel Gruppo dirigente, mentre resta fortissimo nella base.
ancora tutti ricordiamo le contestazioni a Bossi in occasione della elezione di imperio del segretario provinciale di Varese.

Cero che i; mancato via libera al referendum mantenendo il potere delle liste saldamente nelle mai del segretario del partito rende quasi inespugnabile il partito stesso. E, vista la situazione, anche la stessa convocazione di un Congresso da parte della base non pare facilmente percorribile, contro il volere del segretario.

Un paradosso di questa maledetta legge elettorale: quello che dovrebbe essere uno strumento di democrazia - il partito - si presta ad essere gestito in modo autoritario, che forse - se fosse uno Stato - definiremmo "non democratico".

martedì 10 gennaio 2012

"Attacco mediatico"

Malinconico si e' dimesso.
"Contro di me attacco mediatico" ha dichiarato.

Detto da chi e' sottosegretario all'editoria, essendolo diventato senza soluzione di continuita' dopo essere stato Presidente della Federazione degli Editori di Giornali ....

Il rappresentante dei lettori

Almeno due volte al mese sul New York Times scrive Arthur S. Brisbane. Egli e' il Public Editor del giornale, cioe' il rappresentante dei lettori.
Le sue opinioni sono indipendenti rispetto alla linea del giornale, e scrive soprattutto rispetto a lettere e commenti dei lettori o suoi punti di vista sulla linea o su articoli del giornale.
E' il quarto Public Editor dal 2003, anno in cui il ruolo fu creato.

Mi sembra un ruolo molto bello, a difesa della stampa e della integrita' del giornale.

Ad avercene.

Bambini deficienti

Malinconico si e' dimesso.

La giunta delle autorizzazioni a procedere ha espresso parere favorevole all'arresto di Cosentino.

Nel primo caso qualche organo di stampa ha "combattuto" per le dimissioni. Speriamo che diventino piu' numerosi

Nel secondo caso, la Lega, per motivi puramente utilitaristici/elettorali ha votato in modo non coerente con gli ultimi suoi anni di governo (Cosentino era il loro Sottosegretario fino a due mesi fa).

Le due novita' sono comunque positive. La terza sarebbe se gli elettori bastonassero la Lega e tutti gli altri partiti che prendono posizioni per fini puramente elettorali, contando sulla scarsa memoria del corpo elettorale.

Devono smetterla di prenderci per bambini deficienti. Sta a noi farglielo capire.

lunedì 9 gennaio 2012

Cominceremo a parlare con i fatti di legalita' ?

”Domani i membri leghisti della Giunta esprimeranno un voto favorevole alla richiesta di arresto per Nicola Cosentino” , ha detto Maroni al termine della riunione della segreteria politica del Carroccio di oggi.

Sarebbe un bel segnale se la richiesta di arresto fosse concessa dal Parlamento. Lungi dal volere anticipare un verdetto, il Parlamento dovrebbe infatti solo deliberare in relazione alla presenza di "fumus persecutionis".

Ogni altra considerazione non e' prevista dal nostro ordinamento e non dovrebbe essere contemplata. E se tirata fuori dai nostri politici con una dichiarazione, dovrebbe essere immediatamente contrastata dai giornalisti (o almento dai pochi con la schiena dritta di questo paese).

Questa posizione della Lega, se confermata, sarebbe la sola nota positiva del loro ruolo all'opposizione (peraltro nel tentativo, spero fallimentare, ma temo produttivo - considerata la scarsa memoria del corpo elettorale, di rifarsi una verginita').

domenica 8 gennaio 2012

Una stampa autorevole (o no ?)

Interessante intervista al Ministro dello Sviluppo Economico e Trasporti e Infrastrutture Corrado Passera da Parte di Aldo Cazzullo, sul Corriere della Sera.
Fra le cose interessanti dette dal Ministro:
  • E’ finita la fase di incremento delle tasse (speriamo sia vero)
  • Ora ci si concentra sullo sviluppo
  • Sara’ fatto un intervento al mese a favore di liberalizzazioni e incremento della competitivita’
  • Le aree di intervento saranno omnicomprensive e includeranno (a titolo illustrativo): Gas, Energia, Poste, Commerciao, Trasporti, Professioni
Almeno due le domande che Cazzullo non ha fatto:
      
 Il Ministro ha detto che ha venduto le azioni di Banca Intesa. O meglio ha dichiarato:
      "Ho giurato di fare solo l'interesse pubblico. E il fatto che abbia venduto le mie azioni, senza esserne obbligato, e con un forte danno, conferma la serietà delle mie intenzioni"
Ecco, credo sia importante capire se il Ministro le azioni le ha vendute direttamente sul mercato della Borsa, quindi a sconosciuti, oppure se le ha vendute con un private placement (che significa che se le potrebbe ricomprare – se questo fosse stato l’accordo) allo stesso prezzo di vendita in ogni momento (e in questo caso il conflitto di interessi non sarebbe per nulla risolto).

     Poi di fronte alla affermazione che si “liberalizzeranno i Trasporti” era proprio cosi’ difficile fare una domandina impertinente sulla operazione Alitalia ? Una operazione che e’ costata ai contribuenti almeno 3 miliardi di euro, che ha favorito un limitato numero di imprenditori italiani che potranno vendere a Aif France a condizioni certamente maggiori del prezzo di acquisto e che ha peggiorato considerevolmente le condizioni per i cittadini italiani (come la sospensione per tre anni con una legge di ogni condizione antitrust per la tratta Roma-Milano lascia facilmente intuire).
E' un concetto di "accountability" che qui negli Stati Uniti la stampa usa nei confronti dei potenti, rendendoli realmente responsabili delle loro affermazioni e verificandone la credibilita'. 
Altrimenti il giornalista non fa una figura molto diversa dai cameramen che in Sala Stampa al parlamento raccolgono le dichiarazioni ("a piacere") di 15 secondi del politico di turno funzionali alla predisposizione del "pastone" nel telegiornale (i giornalisti neanche si presentano in sala stampa). 

Quando e’ che il nostro maggiore quotidiano potra’ dirsi veramente “autorevole” ?

Le rendite da eliminare: La Chiesa

Ieri riportavamo il bel discorso di Monti sugli Italiani che - spesso inconsapevolmente - mettono le mani in tasca ad altri Italiani grazie alle rendite di cui godono.
Il Premier prometteva - e la sua storia personale rende tali promesse credibili, almeno nelle intenzioni - di porre fine a tale andazzo, spesso dovuto anche a leggi del governo centrale o dei governi locali.

Bene, speriamo che sia cosi', e noi vigileremo.

Nei mesi passati si e' spesso parlato delle "rendite" della Chiesa. PEr essere credibile ed equo, e colpire realmente a 360 gradi, come Monti dichiara di volere fare per guadagnarsi l'approvazione anche dei "colpiti" (mal comune mezzo gaudio) e' importante aggredire anche i privilegi di Santa Romana Chiesa.
Ieri questi arano riassunti mirabilmente sul Fatto Quotidiano in un bell'articolo di Marco Politi.

In sintesi si dovrebbe:
1. Cominciare a fare pubblicita' sul otto-per-mille allo Stato. Il governo ha stabilito che questi fondi vadano interamente a risolvere la questione delle Carceri ed a finanziare interventi di protezione civile sul territorio. Pubblicizzarlo, in concorrenza alla pubblicita' che ad aprile-maggio fa la Chiesa permetterebbe probabilmente, con un investimento di milioni di euro, di recuperare centinaia di milioni di euro in minori trasferimenti
2. Rivedere la quantita' di trasferimenti a favore della Chiesa. La legge concordataria prevedeva l-istituzione di una Commissione per rivedere tali trasferimenti nel corso del tempo. Considerato che gli stessi sono cresciuti da circa 400 mld di lire nel 1989 a oltre 2.000 mld di lire equivalenti, c'e' margine per la revisione
3. Correggere la metodologia truffandina di calcolo dell'otto-per-mille della Chiesa. Oggi si trasferiscono alla chiesa fondi proporzionali alle opzioni a favore della chiesa sul totale dei contribuenti optanti. E la maggior parte dei cittadini optano a favore della Chiesa. Quello che non si dice pero' e' che la maggior parte dei contribuenti non optano, non scelgono a chi destinare il loro otto-per-mille. Se alla Chiesa si destinassero fondi in proporzione al numero degli optanti a favore della Chiesa sul totale dei contribuenti (anziche' sul totale dei cittadini che esprimono la preferenza di destinazione del loto otto-per-mille) i trasferimenti alla Chiesa si ridurrebbero drasticamente
4. In mancanza della correzzione del punto 3, fare una campagna pubblicitaria per spiegare quanto sopra. Oggi la maggior parte dei cittadini sono convinti che se non optano i soldi vanno comunque allo Stato, e cosi' non e'. Informazione e trasparenza renderebbero piu' consapevole le scelte dei cittadini
5. Intervenire sull'Ici (ora IMU) della Chiesa. Una legge truffaldina oggi dice che la Chiesa puo' non pagare l'imposta sui immobili "non destinati esclusivamente ad attivit' commerciali". Basta quindi avere una cappella in un albergo, per non pagare l'Ici su tutto l'albergo. Un privilegio irragionevole, visto che l'attivit' genera profitti per la Chiesa.

Politi non lo cita, ma io aggiungo un intervento di riduzione dei fondi alle scuole private. Tali contributi sono peraltro incostituzionali, vosto che la nostra Costituzione stabilisce che possono esistere scuole private "senza oneri per lo Stato". Negli ultimi anni si e' assistito all'incremento dei fondi a favore della scuola privata  e alla contestuale riduzione dei finanziamenti alla scuola pubblica. Con la ben nota conseguenza che oggi le famiglie portano alle scuole addirittura la carta igenica, che le scuole non hanno i soldi per comprare. Anche qui occorre operare con urgenza e sollecitudine.

Monti, ci ascolti ?

sabato 7 gennaio 2012

Dimissioni !

Malinconico, sottosegretario all'editoria dice a proposito di una vacanza del coato di 9.800 euro pagata dall'imprenditore Piscitelli per conto (dice lui) di Balducci:
“Chiesi con insistenza all’albergo, a fronte del diniego di farmi pagare, chi avesse pagato, ma mi fu risposto che non era possibile dirlo per ragioni di privacy”

Un appello al Presidente del Consiglio Monti, certamente avvezzo ai codici di comportamento della classe politica in essere in altri paesi: di fronte ad una situazione del genere, per un sottosegretario che ha goduto di una vacanza a spese della "cricca" esiste solo una risposta per salvare il governo dalla VERGOGNA che questo comporta:

DIMISSIONI

Malinconico deve dimettersi. E Monti deve chiedere le sue dimissioni, e in mancanza di queste gli deve togliere tutte le deleghe.

Ne va del buon nome e della credibilitá del governo Monfi.

AGGIORNAMENTO: Il Fatto Quotidiano oggi parla di un totale di soggiorni non pagati pari a 19.800 euro. La cifra si ingrossa, la sostanza non cambia, SI DEVE DIMETTERE

Giù le mani !

"Alcuni Italiani mettono le loro mani nelle tasche di altri Italiani, senza che nè i primi nè i secondi se ne accorgano, estorcendo rendite e privilegi spesso a seguito di provvedimenti pubblici da parte del governo centrale o dei governi locali, che hanno introdotto e mantengono senza aggiornamento e senza revisione inciampi al gioco della concorrenza e del mercato".

"Se volete .. mi viene in mente adesso .... Il filo conduttore fra la nostra cosiddetta fase 1 e la fase 2 è di invitare tutti a tenere le mai a posto".


Questo quanto detto da Monti a Reggio Emilia, oggi, in occasione dell'anniversario del Tricolore a Reggio Emilia.
Mi sembra una bella (anche arguta) dichiarazione programmatica, credibile nelle intenzioni considerata la sua storia di Commissario alla Concorrenza europea.

Certo le resistenze sono tante, e molte non cosí "inconsapevoli" come lui richiama.
Speriamo che ce la faccia.
(alcuni eventi, tipo il recente innalzamento delle tariffe autostradali, dimostrano che i rischi di fallimento sono elevati)

venerdì 6 gennaio 2012

Equitalia come la Magistratura ?

Trovo una certa similitudine fra l'opera di delegittimazione che per anni e' stata fatta della Magistratura ("antropologicamente diversi", "sentenza politica", "giudici comunisti", ...) e l'attacco che periodicamente viene scatenato contro Equitalia.
In entrambi i casi si tratta di entita' che possono fare errori e ove certamente lavorano anche persone non motivate o "mele marce", ma il rispetto di soggetti che operano in un ruolo cosi' importante per la difesa della legalita' (nel senso letterale del termine o in quello fiscale) va certamente nel senso della difesa degli interessi generali del paese.

A tutti noi il compito su allargare la consapevolezza del nostro paese su questi temi e la qualita' della nostra opinione pubblica

Calderoli e la cena di capodanno a Palazzo Chigi

Mi domando come sia possibile che in Italia un politico possa fare affermazioni come quella di Calderoli relativamente all'utilizzo "improprio" di Monti di Palazzo Chigi in occasione della cena di capodanno che lo stesso ha fatto nell'appartamento privato riservato al Presidente del Consiglio.
L'accusa di Calderoli e' di avere utilizzato risorse pubbliche a fini privati.
Monti ha risposto prendendolo in giro e specificando che:
- la cena si e' effettivamente tenuta
- alla stessa hanno partecipato 10 persone (figli e nipoti del premier)
- gli stessi hanno dormito a loro spese in un albergo a Via Nazionale
- ha cucinato la moglie che ha anche fatto la spesa (sono anche specificati i negozi in cui sono stati comprati tortellini e lenticchie)

Invece di "andarsi a nascondere: Calderoli continua a mostrare scetticismo ed un atteggiamento da cane da guardia.
Invece di considerare che se Monti fosse andato a cena fuori, il costo degli straordinari della scorta avrebbe si causato un danno per le risorse pubbliche.

Il tutto da una forza politica che:
- ha "aperto" illegittimamente sedi di Ministeri al Nord, certamente spendendo risorse pubbliche per pura ideologia
- fa ricadere su tutti noi lo stipendio di oltre 10,000 euro al mese del "Trota"
- ha avallato senza fiatere comportamenti si scandalosi di alleati, che utilizzavano auto di scorta e/o aerei di Stato per scarrozzare persone al di fuori dei compiti istituzionali (per dirla in modo elegante)

In un paese normale un politico del genere sarebbe sotterrato dalla stampa e dall'opinione pubblica.
E dovrebbe smettere di fare il politico.
Da noi tutto tace. Perche' sopportiamo tutto questo ?

giovedì 5 gennaio 2012

Gli onorevoli non pagano le tasse

Bellissimo articolo di Gianni Trovati sul Sole24Ore di oggi sullo “stipendio” dei parlamentari.
Evidenzia un aspetto che mi ha sempre fatto inquietare, che non ho mai trovato esplicitamente ripreso dalla nostra stampa: il 44% della cifra che mensilmente un nostro parlamentare intasca e’ esente da tasse (per un senatore il 44.7%).

Un deputato intasca al mese 20.180 euro. Se intascassi io questa cifra pagherei di Irpef circa 7.466 euro (il 37%). Un deputato in realta’ paga in tasse solo 5.100 euro, circa 2.350 euro meno di quello che pagherei io.

Ecco, io questo lo trovo odioso.

Perche’ se io ho una macchina aziendale, lo Stato mi tassa sull’uso promiscuo di tale macchina (dipende dal modello, ma circa 250-300 euro al mese) e analoga tassazione vale per qualunque benefit mi riconosca il mio datore di lavoro.
Per il Deputato no, i benefit sono esentasse. Questo e’ odioso e, credo, anche incostituzionale.
Questo anche spiega perche’ nelle statistiche sui redditi dei parlamentari pubblicate annualmente dai giornali, sembra che essi abbiano redditi “modesti”.

Ora, capisco che l’autonomia costituzionalmente riconosciuta a Camera e Senato sancisca che il Parlamento e’ autonomo nel definire il livello degli stipendi dei suoi membri. Ma come e’ possibile fare una leggina che stabilisca che io devo pagare delle tasse sulla macchina noleggiata a lungo termine dalla mia azienda per me, credo che sia possibile per il governo fare una legge “generale” che stabilisca che non esistono “indennita esentasse” per nessun lavoratore.

Questo mi parrebbe sacrosanto.

Un blog che "amo"

PiovonoRane
Gia’ il titolo e’ fenomenale. Ovviamente non spetterebbe a me promuoverlo. E’ un blog assai piu’ popolare del mio, tenuto da un signor giornalista. Ma mi piace sottolineare che lo apprezzo.
Poi quando fa dei post come questo (e’ un po’ datato, ma il mio blog e’ nato da poco), lo "amo" addirittura.

S'evade D'Ampezzo

Grandi articoli oggi su tutti i giornali sui controlli della Guardia di Finanza a Cortina d'Ampezzo.
Oggi Repubblica titola che molte delle supercar controllate (in totale sembra 242) erano intestate a persone fisiche che avevano dichiarato meno di 30.000 euro di reddito o a societa' in perdita.
Ora ... ma siamo proprio sicuri che serva andare a Cortina d'Ampezzo per fare questi controlli? Non e' piu' semplice farli da casa (meglio dall'ufficio) usando un computer e qualche programmino automatico?