domenica 1 aprile 2012

RIforma del lavoro, due considerazioni

Mi sento di fare due commenti alla riforma del lavoro, che non ho ritrovato fra i tanti commenti che vengono fatti. I due commenti sono uno a favore del governo, l'altro contro.

A FAVORE: i vari commentatori nella critica che avanzano alla modifica dell'articolo 18 non considerano una fatto che io ritengo fondamentale. Credo sia importante dare al datore di lavoro la possibilità' di terminare il contratto.
Se io ho la possibilità' di terminare il contratto zar' meno restio ad assumere.
Quindi la modifica all'art. 18 e' fondamentale. Se il datore di lavoro potra' terminare il contratto sara' molto più' facile che esso assuma.
Per fare un paragone pensate all'attuale mercato dell'affitto della casa: molte persone non mettono in affitto la loro seconda casa, perché' non sono certe di poterne rientrare in possesso a fine locazione. E se l'inquilino smette di pagare, oltre ad essere difficile farsi pagare i soldi dovuti, diventa anche difficile riottenere il possesso della casa. Quanti più' appartamenti in affitto ci sarebbero, se i proprietari fossero certi di rientrare nella disponibilità' della locazione a fine contratto o nel caso di insolvenza dell'inquilino.
Il maggior numero di appartamenti offerti in affitto, sarebbe anche un calmiere al costo degli affitti (ci sarebbe più' offerta di affitto e sarebbe meno necessario un affitto "alto" per convincermi di ripagarmi anche del rischio di non ritornare in possesso dell'appartamento).

Insomma: il fatto che il proprietario non possa cacciare l'inquilino con certezza a fine locazione o in caso di insolvenza, si ritorce CONTRO gli inquilini (prezzi degli affitti più' alti e minore disponibilità' di case in affitto).

Analogamente, il termine "certo" dei contratti di lavoro, si tradurrebbe in maggiore disponibilità' di offerta di lavoro. Nessun dubbio su questo.

CONTRO: Il governo tende a sostituire le forme "precarie" dei contratti con lavoro a tempo indeterminato. Io penso che questo non sia ottimale. Il contratto a tempo indeterminato non soddisfa molte delle necessita delle aziende.

Puo' un ristorante assumere camerieri a "tempo indeterminato" ? Si per la base di lavoro, ma ci saranno sempre delle necessita' per gestire "i picchi". Il sabato e la domenica c'e' più' domanda di camerieri, e dunque servono camerieri "a chiamata".
Gli stabilimenti balneari hanno bisogno di un bagnino solo per il periodo estivo.
E gli esempi sarebbero molti.

Cosa fa il disegno del governo per gestire questo tipo di "flessibilità' ineliminabili ? Niente.
Il problema e' che in Italia il 90% delle aziende sono "piccole" e quindi hanno necessita' di flessibilizzare. Il governo di questo non tiene conto. Le aziende italiane non sono tutte come la Fiat. Il governo sembra non tenere conto della strutture reale del lavoro in Italia

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