domenica 29 gennaio 2012

Poveri idioti

Pochi giorni fa abbiamo celebrato il giorno della memoria, in onore delle vittime dell'Olocausto.
Diceva Primo Levi, che quelle cose le aveva vissute davvero:
Ognuno è ebreo di qualcun altro
frase semplicissima e terribile allo stesso momento, come solo i grandi scrittori sanno scrivere.
L'imprenditore Silvano Lancini, che ad Adro aveva saldato il debito delle famiglie bisognose che non riuscivano a pagare la mensa scolastica. Per quel debito, il sindaco di Adro, Oscar Lancini - solo omonimo dell'imprenditore, per fortuna dell'imprenditore - aveva rifiutato di fare mangiare a pranzo i bambini delle famiglie debitrici. Un gesto pazzesco, che avrebbe segnato una divisione nella comunità fra bimbi "buoni" e bimbi"cattivi" che quegli stessi bimbi non avrebbero mai capito.

L'imprenditore aveva scritto, con una lettera aperta sul Corriere della Sera:
So bene che i campi di concentramento nazisti non sono nati dal nulla, prima ci sono stati anni di piccoli passi verso il baratro. In fondo in fondo chiedere di mettere una stella gialla sul braccio agli ebrei non era poi una cosa che faceva male. Mi vergogno che proprio il mio paese sia paladino di questo spostare l’asticella dell’intolleranza di un passo. Ma dove sono i miei sacerdoti? Sono forse disponibili a barattare la difesa del crocifisso con qualche etto di razzismo

Adesso Napolitano ha nominato Cavaliere del Lavoro Silvano Lancini. E Oscar non ci ha visto più. Secondo lui il gesto di Napolitano sarebbe stato del tutto sconsiderato, al punto che “ci vergogniamo di averla come Presidente. Venga a chiedere scusa alla mia gente, è un suo dovere morale”, come scrive nella lettera indirizzatagli. Le motivazioni  della rabbia del sindaco stanno nel fatto che, a suo parere, “Le onorificenze quando consegnate a cani e porci fanno divenire ingiustamente porci o cani anche quelli che le hanno meritate”. Cosi il Quirinale avvallerebbe “le offese scritte dal signor Lancini Silvano! Conferire il titolo di Cavaliere Ordine al Merito della Repubblica Italiana a tal ‘signore’ che con la complicità dei media ha dipinto la mia comunità come una comunità egoista e razzista, mi permetta, è stato un gesto sconsiderato”.

Ma i cittadini di Adro, non si vergognano di un tale Sindaco. Pensano di rieleggerlo?

(il titolo del post si riferisce a questo. Diversa comunitá, stesso partito.

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